Valori e principi

I nostri valori e principi:

. Non carità, ma dignità: le persone in difficoltà cercano dignità non dipendenza. La carità tradizionale soddisfa spesso bisogni immediati, ma non permette alle persone di risolvere i propri problemi a lungo termine. Seguiamo il principio di aiutare gli altri ad aiutare se stessi in modo che diventino economicamente e socialmente indipendenti.

. Coinvolgere i beneficiari: Avere la possibilità di assumersi la responsabilità delle proprie azioni non è un privilegio concesso a tutti. Empowerment si riferisce alla capacità di un individuo di fare scelte riguardanti la propria vita. La mancanza di scelta o di empowerment è quasi sempre legata alla povertà. Il nostro obiettivo è creare opportunità che consentano alle persone di aiutare se stesse. La trasformazione individuale è cruciale per un cambiamento sociale effettivo.

. Orientamento partecipativo, nessun aiuto gratuito: gli aiuti gratuiti spesso portano ad un rapido degrado delle risorse impiegate e diminuiscono il livello di responsabilità e il coinvolgimento della comunità. Attraverso l’orientamento partecipativo chiediamo ai beneficiari di dare un contributo al progetto, con denaro, strumenti, terra, materiali o lavoro o restituendo qualcosa alla comunità nel lungo termine e non solo per la durata dell’intervento.

. Monitoraggio e valutazione: monitoriamo e valutiamo i progetti come anche l’associazione locale incaricata dell’implementazione perché fa parte del nostro impegno per una buona riuscita. Col monitoraggio vogliamo individuare sia i punti forti che i punti deboli del progetto per potere intervenire tempestivamente con eventuali aggiustamenti in corso d’opera. Con la valutazione vogliamo capire il progresso verso i risultati attesi in un’ottica critica per migliorare interventi di aiuto futuro attraverso le esperienze fatte e allo stesso tempo rendere conto in trasparenza ai nostri sostenitori di quanto e come fatto.

. Fare le giuste cose, poi fare le cose giuste: si è molto tentati di saltare subito alla realizzazione. In realtà, saltare la valutazione iniziale spesso può causare più male che bene. Le azioni che sosteniamo scaturiscono da un’analisi sul posto del bisogno, delle risorse disponibili, degli obiettivi che ci si pone, dei risultati che si vogliono ottenere, degli indicatori di successo e di eventuali rischi, il tutto in un’ottica partecipativa. Inoltre diamo una misura ai risultati e all’impatto delle azioni per garantire un massimo di efficacia e produttività.

. L’azione scaturisce dalla domanda effettiva/bisogno e non viceversa: Non si tratta di quello che vogliamo o ciò che pensiamo che vogliano o ciò che un donatore pensa che dovremmo fare. Invece, concentriamo la nostra attenzione sulla comprensione delle esigenze di coloro che cerchiamo di servire. Ciò richiede una valutazione delle situazioni specifiche.